Gavi

Gavi

Per chi ha cominciato il viaggio in alta Val Lemme seguendo il torrente dalla sua fonte, Gavi rappresenta l’ultima tappa del percorso mentre per chi arriva dalla pianura padana rappresenta la prima. Indipendentemente dal punto di vista da cui si arriva Gavi, per la ricchezza storico-artistica e enogastronomica, merita sicuramente una visita approfondita. Arrivando dall’alta Val Lemme, o dai tanti punti panoramici dislocati sui monti della valle, si nota subito il monumento di maggiore importanza di Gavi, il Forte. Colpisce immediatamente per la sua imponenza e per la posizione incastonata sulla cima della montagna che sovrasta l’abitato di Gavi.

Il forte di Gavi

Le origini del Forte di Gavi, benché avvolte nella leggenda, sono senza alcun dubbio molto antiche: lo dimostra il fatto che il primo documento ufficiale in cui viene citato sia un atto di vendita risalente al 973 d.C. Nel corso dei secoli ha subito molti passaggi di proprietà e moltissime modifiche architettoniche, rese necessarie per seguire il cambiamento che si ha avuto nello sviluppo delle armi e dei metodi di assedio. Dal 1946 il Forte di Gavi è affidato alla gestione della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici del Piemonte. E’ possibile vistare il forte negli orari di visita che sono consultabili sul sito del Forte. All’interno della visita è possibile visitare la parte bassa del forte, che venne utilizzata nel corso della seconda guerra mondiale come prigione per gli ufficiali inglesi catturati nel Nord Africa, e nella quale sono contenuti i resti delle palle di cannone rinvenute nel corso del restauro, la polveriera, e una delle terrazze dalle quali è possibile vedere l’abitato di Gavi e il resto della valle. Nel caso in cui foste interessati ad avere maggiori dettagli non esitate a contattate direttamente il Forte di Gavi. Vengono regolarmente organizzati degli eventi, soprattutto in periodo primaverile ed estivo, nel caso in cui foste interessati a visitarlo nell’ambito di uno di questi eventi consultate il sito della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici del Piemonte.

Il forte di Gavi 2

Dalla terrazza panoramica del Forte di Gavi si aprono gli spazzi sulla valle, si scorgono in lontananza il Monte Leco e Il Monte Tobbio, e avvicinandosi si nota immediatamente il cambio di vegetazione che porta a circondare il borgo di Gavi dalle vigne dal quale si ottiene in prezioso vino Cortese di Gavi DOCG. Avvicinando ancora lo sguardo e sporgendosi dalla terrazza è possibile avere un idea ben precisa di come l’abitato sottostante si sia evoluto nel corso del tempo, guardando il centro dall’alto si nota infatti un profondo cambio nell’altezza, nei materiali e nello stile con cui sono composti gli edifici. Sul lato sinistro del centro abitato si assiste invece all’allargarsi della viabilità per fare posto al passaggio di auto e un fiorire disordinato di palazzi di nuova costruzione che restituiscono in modo equivocabile la totale mancanza di una pianificazione urbanistica attenta alle esigenze di conservazione del paesaggio che si è avuta a partire dal secondo dopoguerra. Sul lato destro, in un mescolarsi di piccole vie e vicoli si assiste ad un alternanza di case basse, con pietre a vista, piccole scalette di pietra coperte di fiori e palazzi nobiliari costruiti nel più classico stile genovese.

Centro storico Gavi

Suggeriamo logicamente di proseguire il viaggio tra i vicoli della parte vecchia dell’abitato e il primo punto di notevole interesse è certamente la chiesa di S. Giacomo. E’ impossibile non trovarla perché posta sul punto in cui le più importanti vie di Gavi si incrociano e perché il purissimo stile romanico perfettamente conservato la rende assolutamente inconfondibile rispetto alle altre chiese della valle. La costruzione risale al XII secolo, il primo documento ufficiale in cui è citata risale infatti al 1172. La chiesa poggia su un terrazzo di roccia a strapiombo sul torrente Lemme, girando intorno alla struttura è infatti possibile sedersi al fresco del chiostro e ammirare la vista sui dintorni di Gavi che questa terrazza naturale offre. Prima di entrare nella chiesa consigliamo di osservare la facciata nel quale le figure di pietra in pieno stile romanico si sono conservate senza subire danni nel corso degli anni e per effetto dello scorrere del tempo.

Chiesa di Gavi

Sopra il portone di ingresso si può ammirare una scultura che riprende il tema dell’ultima cena. Al centro della scena è rappresentato Gesù mentre ai due lati sono rappresentati 6 apostoli per lato, sotto i piedi di Gesù è presente un’altra figura la quale nel corso del tempo non è stata mai ben definita, sul capo di Gesù due angeli in volo sotto le ali di una colomba completano la scultura. La facciata è giunta a noi intatta mentre una sorte diversa ha toccato l’interno della chiesa. Nel corso dei secoli i lavori non si sono limitati ad effettuare delle semplici manutenzioni conservative della struttura ma ne hanno modificato radicalmente le proporzioni e l’impatto visivo. Nonostante le modifiche effettuate merita comunque una visita; il silenzio che isola dalla frenetica vita del borgo, la luce che entra dalle strette feritoie laterali e il profumo di candele che nel corso dei secoli ha impregnato i muri in pietra rappresentano un modo perfetto per respirare un atmosfera tipica di un tempo ormai lontano e comprenderne meglio la storia e la cultura.

Shopping a Gavi

Sono molte i dettagli che potremmo elencare sui palazzi storici e le attrazioni storiche del borgo ma dopo la visita alla chiesa consigliamo di completare il percorso per le vie di Gavi senza ricercare nulla in particolare, lasciandosi semplicemente trasportare dal caso, seguendo i punti di interesse che affiorano uno dopo l’altro quasi come in un gioco enigmistico in cui unendo i puntini si raggiunge una figura. A seconda degli interessi della persona Gavi offre molte opportunità. Per gli amanti della buona cucina e del buon vino è possibile assaporare i tre piatti più tipici all’interno di un solo pranzo o una cena: i Ravioli, il vino Cortese di Gavi D.O.C.G. e gli amaretti morbidi. Per gli amanti dello shopping è possibile perdersi tra le vie del centro mentre si osserva l’attento lavoro creativo nello composizione delle vetrine dei negozi, famosi per saper mescolare le più famose marche ai più pregiati prodotti dell’artigianato locale. Sempre per gli amanti dello shopping segnaliamo che a pochi passi da Gavi è presente la più grande area commerciale d’Europa, il retail park di Serravalle Scrivia.

Shopping Outlet Serravalle

Questo enorme Outlet si compone di un area unicamente dedicata all’abbigliamento e che nell’architettura ricorda il concetto della “Città Ideale” che aveva preso vita nel corso dell’arte rinascimentale italiana. Mentre di fronte a questa area è presente un area commerciale in cui sono presenti tutte le altre categorie merceologiche. Potete raggiungere il Serravalle Outlet seguendo la più comoda strada statale per Serravalle, o attraverso un percorso panoramico che passando attraverso le colline del Gavi porta all’abitato di Monterotondo.

Monterotondo

Giunti all’abitato di Monterotondo si può godere nei mesi primaverili ed estivi di un panorama che a 360° offre viste suggestive sui vigneti che lo circondano. Nell’abitato di Monterotondo sono presenti alcuni ristoranti e hotel di fascia alta, chi ne ha le possibilità può approfittare di questa sosta per immergersi nei sapori tipici locali.

Per qualsiasi ulteriore informazione non esitate a mandare una mail all’indirizzo info@vallemme.com , grazie e buona visita.