Geosito Carrosio

Geosito Carrosio

Seguendo il corso del torrente Lemme e lasciandosi alle spalle i paesi di Molini e Voltaggio si raggiunge l’abitato di Carrosio. A metà strada tra Carrosio e Voltaggio si intuisce il cambio paesaggio, ma è dall’abitato di Carrosio che vallate strette e boschi scuri si aprono lasciando spazio a distese di campi coltivati e dolci pendii coperti da vigne.

Questo cambio così repentino non è unicamente frutto delle scelte dell’uomo in tema di agricoltura e gestione del territorio, è frutto di una serie di fattori geologici che rendono questo piccolo comune incredibilmente importante dal punto di vista della ricerca in ambito geologico. Alcuni milioni di anni orsono la pianura padana era una grande distesa d’acqua all’interno della quale le creature marine più disparate occupavano lo spazio tra le Alpi e gli Appennini. Quando le acque hanno cominciato a ritirarsi vi è stata una copertura pressoché totale di quello che era il fondale marino, ma vi sono punti in cui il passaggio da un era geologica all’altra è ancora ben visibile nelle rocce affioranti. Nel comune di Carrosio, oltre alla presenza di alcuni punti nei quali è possibile assistere alla presenza di fossili di piccole creature marine, è possibile visitare uno dei geositi di maggiore importanza a livello nazionale e comunitario.

Geosito Carrosio

Il geosito di Carrosio rientra nella categoria GSSP (Global Stratigraphic Section and Point), i quali rappresentano punti di riferimento mondiali nella ricostruzione delle varie fasi della storia della Terra (evoluzione delle forme di vita, clima, disposizioni del continenti, etc). La Commissione Internazionale di Stratigrafia, l’ente incaricato della loro ricerca, ne ha certificato circa 70 in tutto il Mondo, di cui 9 in Italia. Il geosito di Carrosio è stato datato a 23 milioni di anni fa. Si tratta di un affioramento roccioso che permette di individuare, in base al suo contenuto di fossili, minerali e orientazione del campo magnetico, il limite fra due piani della scala cronostratigrafica standard globale. Più nel dettaglio, il geosito di Carrosio indica il limite tra due periodi geologici, il Paleogene e il Neogene, e due epoche, l’Oligocene e il Miocene.

Il sito è stato studiato a lungo e nel 1996 è stato formalizzato dalla Commissione Internazionale per la Stratigrafia (ICS) dell’Unione Internazionale delle Scienze Geologiche (IUGS). Il geosito è meta di numerosi appassionati di geologia in quanto la sezione è priva di evidenti disturbi tettonici, ha una buona esposizione ed è facilmente accessibile dai visitatori.

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