Via Postumia e Libarna

Via Postumia e Libarna

Nel 148 a.C. il console romano Postumio Albino, nei territori della Gallia Cisalpina (l’odierna Pianura Padana) fece costruire la Via Postumia. Gli scopi all’epoca erano principalmente militari, congiungeva via terra i due principali porti romani del nord Italia di Genova e Aquileia (sede di un grosso porto fluviale accessibile dal Mare Adriatico).

Il percorso, partendo da Genova, si arrampicava sull’Appennino Ligure-Piemontese, salendo da Pontedecimo e raggiungendo le cime dell’Appennino in prossimità del Passo della Bocchetta. Dalla Bocchetta procedeva per il Monte Poggio, passando per l’odierno Fraconalto (inizialmente Fiaccone), scendeva per il valico presso l’attuale Passo della Castagnola, risaliva per il Monte Porale, e da qui scendeva verso la pianura in direzione Libarna.

Attualmente Libarna è poco più che un gruppo di case intorno alla Strada statale 35 dei Giovi, ma in epoca Romana la città di Libarna contava con una popolazione rilevante, un teatro e un arena. Durante i lavori della cosiddetta strada regia (odierna Strada statale 35 dei Giovi) vennero alla luce i primi resti della città, ulteriori parti vennero alla luce nel corso dei lavori di costruzione della linea ferroviaria che separa l’antica Libarna dalla nuova.

Attualmente l’area archeologica è aperta al pubblico e maggiori informazioni possono essere reperite alla pagina web http://www.libarna.al.it/ .

Completato il primo tratto, la via Postumia prosegue in direzione Piacenza e da li fino a Cremona attraversando il fiume Po’ e dirigendosi in direzione Verona, dove era presente l’unico ponte sull’Adige dell’epoca. Da Verona, prima di raggiungere Aquileia, la Via Postumia attraversava Vicenza. La via Postumia, rimase attiva almeno fino all’VIII secolo cadendo sempre più in disuso. Fu in parte ripresa dopo l’anno Mille, come percorso dalla Repubblica di Genova.